Diventa cio’ che sei

La Gratitudine.

Diceva il poeta inglese William Blake:<< La gratitudine è il paradiso>>, e non aveva torto, perché chi è immerso nel sentimento della gratitudine sente ogni cellula del proprio essere dire “grazie”, e anziché recriminare e protestare si diventa un tutt’uno con ciò che è dato.Si è colpiti dall’intensità emotiva della gratitudine, dalla bellezza di questo sentimento. Ma il sentimento è solo l’aspetto più visibile della gratitudine. In realtà essa è, prima di tutto, un’operazione della mente: consiste nel riconoscere il valore di ciò che la vita ci offre. Ciò che prima no aveva valore adesso ce l’ha e le emozioni sono libere di esprimersi. Spesso trasciniamo la vita ignorando ciò che di bello essa presenta, vivendo nell’insegna dell’evidenza nascosta.Anche noi supereremo la nostra evidenza nascosta, se riconosceremo il valore di ciò che abbiamo, e allora ci sentiremo ricchi e fortunati. Se non la riconosceremo, invece, poveri e infelici.

 

Non è raro sentire che non ce ne va bene una. Lo scontento ci rode, il brontolio è il rumore di fondo che accompagna le nostre giornate. Secondo alcuni psicologi, la depressione si sviluppa non per ciò che accade, ma per ciò che diciamo a noi stessi giorno dopo giorno, nel nostro monologo interiore. Se critichiamo di continuo noi stessi e gli altri, o non facciamo che trovare ciò che va male e ci commiseriamo, non possiamo poi pretendere di essere allegri. La capacità di discernere il valore anche in situazioni umili, è essenziale per essere felici.

Pubblicato da icaroinvolo

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